<<FOTO>>

Giorno per giorno, come da tradizione, siamo andati a raccontarvi qualche chicca engadinese. A scriverle sono stati i nostri atleti. Buona lettura!

Giorno ottavo

Come ogni anno ľultimo giorno è arrivato e con i visi tristi mangiamo l’ultimo pasto alla Margna, dopodichè in tutta fretta ci diamo da fare, che le pulizie abbiano inizio! Sotto lo sguardo vigile e attento dei responsabili gli atleti non hanno più scampo: bisogna lasciare in maniera impeccabile la casa!!!
Un ultimo saluto alla Margna che ci ha ospitato in questa bellissima settimana e ci dirigiamo verso lo stadio per ľultimo allenamento.
Nonostante la stanchezza gli allenatori non concedono sconti e gli atleti si cimentano tra test e allenamenti intensi.

La fame e il tempo nuvoloso ci spingono poi a lasciare lo stadio e a dirigerci verso casa.
Ultima tappa Savognin dove gli alteti si sono guadagnati un meritato pranzo e un attimo di svago tra i campi di beach volley.
È poi ora di prendere il pulmino e tornare a casa.
È lui, lo vedo, il nostro mitico stadio di Bellinzona.
dopo una settimana di fatiche e di soddisfazioni gli atleti rientrano felici dalle loro famiglie. Ci rivediamo ľanno prossimo 🙂

Giorno settimo

Con le prime immagini ancora sfocate, si salta giù dal letto e si corre a fare il tifo al nostro compagno che corre gli Europei, forza Füma facci sognare!
Coi cereali ancora in pancia, ci dirigiamo verso lo stadio dove affronteremo uno degli ultimi allenamenti tosti in altüra.
Tra fatica e sudore non sono mancati set fotografici e, per i più audaci, tuffi nel fiume.
Dopo un abbondante pranzo, come già sapevamo, la gita a Livigno è venuta a mancare, ma è stata ben sostituita da passeggiate a st. Moritz, relax in piscina, merende abbondanti e da diversi tamponi per chi attende le vacanze all’estero.
Siamo già all’ultima sera, il tempo è volato così come il mitico buffet dell’ultima sera sostituito da pizzoccheri magnifici.
Clap clap…. Un mitico suono sentito anche dai nostri amici a casa che caratterizza i ringraziamenti agli allenatori, al capo corso, al massaggiatore e alle fantastiche cuoche.
Con queste immagini significative, vi aspettiamo sintonizzati domani per l’ultimo capitolo della nostra avventura in Engadina!

Giorno sesto (Gillian Ferrari)

Caro diario, un’altra giornata è finita… e si comincia a scrivere. Un’altra pagina del diario, un’altra giornata in altüra.

Ma cominciamo dal principio…
Nell’aria c’è l’impressione che la sveglia suoni sempre più presto, ma la colazione ci attende e non possiamo mancare a questo appuntamento con il pasto più importante della giornata (e se dovesse succedere, ci penseranno i grandi capi a tirarci giù dal letto:). Dopo la colazione i tavoli si svuotano alla spicciolata ma c’è sempre qualcuno che resta indietro: i ritardatari, le cuoche e gli sfortunati assegnati alla vaisseille, ma con un po’ di musica il morale resta alto e i piatti puliti.

In poco tempo è già ora di prepararsi per l’allenamento, questa mattina non per tutti allo stadio: i mezzofondisti sono rimasti nei dintorni della Chesa La Margna a fare esercizi, mentre il resto della truppa ha puntato il muso del furgone verso lo stadio (evitando come possibile tutti i muretti che ci siamo trovati per la strada).
Per i velocisti e i lanciatori che si sono ritrovati allo stadio era giornata di ripetute, un modo molto efficace di sfidare le temperature gelide che ci hanno accolto all’arrivo allo stadio. Tra atleti di livello mondiale, biciclette e grupponi di altre società, ognuno è riuscito a svolgere il proprio allenamento al meglio. Dopo un giro di defaticamento (quasi d’obbligo dopo un allenamento di ripetute), tutti gli atleti sono ritornati al campo base dove ci ha pensato un risotto con la luganighetta a scaldare gli animi.

Dopo il secondo pasto più importante della giornata, molti atleti si sono ritirati sotto le coperte per digerire il pranzetto e prepararsi in maniera ottimale all’allenamento previsto nel pomeriggio.
Anche nel pomeriggio il Gab ha deciso di attaccare il pomeriggio di allenamenti da più fronti: i mezzofondisti hanno affrontato un footing, i lanciatori hanno deciso di agire d’anticipo e recarsi anzitempo allo stadio, mentre per i velocisti erano in programma alcuni esercizi sugli ostacoli.
Un allenamento cominciato nel migliore dei modi ha finito con il trasformarsi nell’allenamento più bagnato di tutta la settimana, accorciato a dovere per evitare che gli atleti del Gab si trasformino in piccoli ghiaccioli 🙂

Ancora una volta ci ha pensato la cena (il terzo pasto più importante della giornata, oramai l’avete capita la solfa) a risollevare gli animi bagnati con il surrogato casalingo della grigliata al Lej Marsch, perché, se il Gab non va alla grigliata, la grigliata va dal Gab.
Uno zabaione per soddisfare anche i palati più dolci e si ricomincia a lavare i piatti con il prezioso aiuto della nostra amica lave vaisselle. La musica rimbomba forte, ma dà il ritmo e scalda i cuori.
Un tè, un caffè, un frutto o alcuni biscotti rubati per finire al meglio la serata, e siamo subito pronti per un’altra partita a scala quaranta (siamo quasi diventati degli esperti) e anche i più temerari festaioli sono stati scoraggiati dall’uscire dal maltempo.

In poco (tutto è relativo…) tempo tutte le luci della casa si spegneranno e questo sancirà la fine di questa giornata piovosa lasciando la speranza di un domani migliore.

Buonanotte a tutti.

Giorno quinto (Sabrina Colotti)

Malgrado le previsione meteorologiche, l’umore della casa La Nuova Margna al risveglio del quinto giorno era alto. Grazie al pomeriggio trascorso ieri a sciogliere i muscoli nelle bollicine analcoliche della piscina di St Moritz, gli atleti scalpitavano per tornare al lavoro.

Durante la mattina, i vari gruppi, previdentemente armati di mantellina e termica, si sono smistati tra pista, sala pesi e giro del lago, con tanto di competizione interna per i più orgogliosi. Nonostante lo sforzo di tutti, il titolo è rimasto nelle gambe del mitico (e affascinante) Bob.
Il maltempo ha convinto i magnanimi allenatori a terminare anticipatamente l’allenamento. Fortunatamente, la deliziosa pasta alla carbonara ha riscaldato gli animi infreddoliti e un po’ bagnati di tutta la società e, dopo un pit stop dal massaggiatore di società, anche i più acciaccati sono stati pronti per tornare in pista e dare il massimo.

Dopo l’allenamento pomeridiano, caratterizzato da un inaspettato bel tempo, non ci resta che concludere la giornata con una partita a scala quaranta in compagnia e confidare in una buona mano.

Giorno quarto (Birthday-boy Nathan Oberti)

Alla mattina, sbirciando dalla finestra, il cielo prometteva una bella giornata e condizioni perfette per gli allenamenti previsti, tuttavia le previsioni annunciavano tutt’altro. Dopo un breve periodo di indecisione e riorganizzazione molti di noi sono stati più che felici nello scoprire che il programma aveva subito un sostanziale cambiamento. Dopo un affollato allenamento mattutino sotto la pioggia ad intermittenza e un bel pranzo che sul menù prevedeva pasta alla bolognese, si va in piscina!

Il consueto appuntamento è stato anticipato di un giorno sperando in condizioni migliori per domani.In piscina molti riescono a rilassarsi e decontrarsi con bolle e getti vari, ma per i meno stanchi sono presenti anche gli scivoli e una (costosa) buvette.

Giorno terzo (Mattia Fumagalli)

La sveglia, all’indomani della finale degli Europei, sembra essersi fatta più dura per tutti. Televisore piazzato, tifoserie schierate quasi fossimo allo stadio e via, calcio d’inizio. Esultanze e scontri di parere non possono certamente mancare ad un evento simile, e allora ecco fatto, l’ambiente della serata non poteva che essere dei migliori. Alla fine dei tempi regolamentari alcuni hanno ceduto e optato per ritirarsi sotto le coperte, per poi venir sicuramente svegliati dalle esultanze dei tifosi azzurri più accaniti. Ma archiviata la parentesi calcistica siamo subito pronti per un’altra giornata di allenamenti. 

Alle 09:30 il gruppo dei più giovani si è avviato con i bussini alla volta della Val Fex, e dopo circa due orette di cammino attraverso i sentieri della valle sono giunti all’Alp Muot Selvas, dove hanno pranzato con un tipico Pic-nic e si sono concessi un attimo di relax sulle rive del riale della valle, il riale Fedacla.Mentre i giovanissimi si divertono in escursioni, allo stadio i meno giovani si divertono sicuramente un po’ meno. Anche se oggi non è giornata di allenamenti duri, i nostri allenatori non ci concedono pause. E allora, dopo sedute di pesi in palestra e ripetute in pista, la mattinata si è conclusa con il classico “pociare le gambe al fiume”, e vista l’incombenza del brutto tempo previsto per i prossimi giorni alcuni non hanno perso l’occasione per fare un bel bagno completo. Nel primo pomeriggio, dopo un ottimo risotto, il grande prato della casa La Margna l’ha fatta da padrone, tra partite di Spike Ball, qualche passaggio a pallone e ragazze che approfittano dell’ultimo sole. Si potrebbe quasi dire che eravamo tutti li. Ha fatto molto piacere lo stupore da parte dei monitori, che non vedevano un comportamento del genere da parte dei loro atleti da diverso tempo. La giornata di allenamento si è poi conclusa con una sessione pomeridiana abbastanza tranquilla per tutti, in vista del programma molto impegnativo di domani

Giorno secondo (Giona Lazzeri)

Dopo una prima giornata di ambientamento, la notte fresca e tranquilla dell’Engadina (in attesa dei caroselli di questa sera) ci ha portati ad affrontare nel migliore dei modi il primo giorno pieno di hard work.
Per i più temerari la giornata è cominciata con la FINALE SUDAMERICANA (agli allenatori questa frase deve risultare oscurata), mentre il resto della ciurma si è risvegliata con una ricca colazione ad attenderli.
Pieni di energia abbiamo raggiunto lo stadio, e armati di scarpette … Pronti, via… sulla pista si sono subito visti fuoco e fiamme, ma soprattutto si sono sentite le gambe. Da evidenziare che durante la mattinata si sono intravisti i primi atleti di fama mondiale.
Nel primo pomeriggio dopo aver digerito un delizioso pranzetto siamo stati contattati dai dirigenti della squadra di spike ball della cittadina di Paudo, dopo aver intravisto diversi talenti all’interno della society. In seguito abbiamo svolto in tutta scioltezza l’allenamento pomeridiano condito da una vagonata di stretching, la testa però sembrava già concentrata alla finale dell’Euro più rubata della storia del calcio con tanto di scommettitori incalliti e scannate tifoserie.
Sperando che la polenta abbia calmato un po’ gli animi, colgo l’occasione per augurare il meglio all’Italia in questa finale, perché sennò la vedo molto grama per il programma di allenamento di domani (riferimento puramente casuale).

Giorno primo

È già passato un altro anno ed è tempo di trasferirsi in altura. Armati di scarpette, una cinquantina di atlete e atleti GAB si è messa in viaggio verso l’Engadina. All’arrivo li attendeva una giornata spettacolare: sole, poco vento e tanta aria fina.

Dopo un buon pranzetto, preparato dalle mitiche cuoche Daria e Giovanna (a questo punto un saluto alla Doris è di dovere), è tempo di riposare un po’ in vista dell’allenamento pomeridiano. Prima però riunione di gruppo, dove il nuovo capo-corso Mimo ha aperto ufficialmente il campo 2021. Niente paura, a vegliare sul novello “direttore d’orchestra” vi era l’emerito e insostituibile Giorgio!

Mentre i più piccolini si acclimatavano al Lej da Staz, i più grandicelli si sono recati a Sankt Moritz per svolgere il primo allenamento. L’ambiente era buono e le gambe scalpitavano.

Per i più temerari la giornata si è conlcusa con un bagnetto nel fiume, mentre per gli altri era tempo di tornare alla Margna. Partitella a carte, mousse al cioccolato ed è ora di andare a nanna.

Domani, domenica, si tira! Forza GAB.